Il progetto Agritech Living Lab Network for communication and connection between Agritech Innovations (in sintesi AgriLiv Network), finanziato come bando a cascata di Agritech (Centro Nazionale di Ricerca per le tecnologie dell’Agricoltura), mira ad aumentare la capacità di impatto nel breve e nel lungo periodo del WP 3.3 dello Spoke 3 di Agritech ovvero il filone di ricerca dedicato alle “tecnologie abilitanti e strategie sostenibili per la gestione intelligente dei sistemi agricoli e del loro impatto ambientale”. I partner del progetto AgriLiv sono Cer (Consorzio di bonifica di secondo grado per il Canale Emiliano-Romagnolo) che ne è il capofila, Horta, Euro.Soft, Edagricole, Latitudo 40.
Cos’è Agritech?
Agritech (Centro Nazionale di Ricerca per le tecnologie dell’Agricoltura) è uno dei cinque Centri Nazionali finanziati, per un totale di 1,6 miliardi di euro, dal Ministero dell’Università e della Ricerca con risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. I Centri nazionali sono aggregazioni di Università statali ed Enti Pubblici di Ricerca vigilati dal Mur e possono prevedere il coinvolgimento di Università non statali, altri Enti Pubblici di Ricerca e di altri soggetti pubblici o privati altamente qualificati che svolgono attività di ricerca.
Agritech, così come gli altri, è organizzato in un Hub, struttura centrale che svolge attività di gestione e coordinamento, e in nove Spoke, ognuno dei quali affidato a un’Università sul territorio nazionale. Gli Spoke rappresentano specifiche linee di intervento e sono:
- Risorse genetiche vegetali, animali e microbiche e adattamento ai cambiamenti climatici;
- Crop Health: un approccio sistemico multidisciplinare per ridurre l’uso di prodotti agrochimici;
- Tecnologie abilitanti e strategie sostenibili per la gestione intelligente dei sistemi agricoli e del loro impatto ambientale;
- Sistemi agricoli e forestali multifunzionali e resilienti per la mitigazione dei rischi legati al cambiamento climatico;
- Produttività sostenibile e mitigazione dell’impatto ambientale nei sistemi zootecnici;
- Modelli di gestione per promuovere la sostenibilità e la resilienza dei sistemi agricoli;
- Modelli integrati per lo sviluppo delle aree marginali per promuovere sistemi produttivi multifunzionali che valorizzino la sostenibilità agroecologica e socio-economica;
- Nuovi modelli di economia circolare in agricoltura attraverso la valorizzazione e il riciclo dei rifiuti;
- Nuove tecnologie e metodologie per la tracciabilità, la qualità, la sicurezza, misurazioni e certificazioni per valorizzare e tutelare la tipicità nelle filiere agroalimentari.
L’hub di Agritech è affidato all’Università Federico II di Napoli mentre l’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna gestisce lo Spoke 3 – “Tecnologie abilitanti e strategie sostenibili per la gestione intelligente dei sistemi agricoli e del loro impatto ambientale”, che nello specifico si declina in:
- ricerca di soluzioni intelligenti (sensori, veicoli autonomi, robot, AI, big data ecc.) per una gestione precisa e sostenibile dei sistemi agricoli;
- ricerca di strategie innovative per proteggere le risorse naturali come suolo e acqua e ridurre l’impatto ambientale dell’agricoltura;
- valutazione economica delle tecnologie e dimostrazione della loro utilità agli stakeholder tramite la realizzazione di una rete di living lab.
Sviluppare tecnologie che rendano le aziende agricoli capaci di coniugare produttività e sostenibilità è la sfida che si è posta Agritech. Ma questo non basta. Serve che la ricerca esca dai laboratori e raggiunga i campi. Per questa ragione il centro di ricerca prevede diverse attività di trasferimento tecnologico.
La piattaforma virtuale dei living lab
È proprio nell’ambito del trasferimento tecnologico che si inserisce il progetto a cascata AgriLiv Network.
Le innovazioni tecnologiche sono di interesse per una molteplicità di attori del settore agricolo (agricoltori, ricercatori, industria agroalimentare, Istituzioni, associazioni di categoria, studenti e professori, fornitori di servizi tecnologici ecc.) che spesso però non hanno contezza dei risultati ottenuti dalla ricerca scientifica. La divulgazione permette di superare le barriere che ostacolano il “technology uptake”. Una delle principali barriere è rappresentata dalla resistenza al cambiamento da parte degli agricoltori, che possono essere riluttanti ad abbandonare pratiche tradizionali in favore di nuove tecnologie a causa di una mancanza di consapevolezza o comprensione delle potenzialità dell’innovazione e timori legati all’investimento finanziario iniziale, oppure semplicemente dalla preferenza per pratiche consolidate nel tempo.
Per raggiungere questo obiettivo di divulgazione, il progetto ha realizzato una piattaforma virtuale (www.agrilivnetwork.it) che permette di mappare le innovazioni tecnologiche prodotte e testate nei living lab Agritech (centri dimostrativi sperimentali promotori di innovazioni in agricoltura) e divulgare i risultati della ricerca da essi sviluppata. La piattaforma è costituita da due componenti:
- una sezione di comunicazione che divulga i risultati delle attività di ricerca svolte nei living lab e le iniziative di comunicazione e realizzate nell’ambito del progetto per coinvolgere attivamente possibili stakeholder della filiera agricola e agroindustriale;
- un geoportale sviluppato secondo le moderne tecniche di gestione dei database spaziali con la possibilità di interrogare, confrontare e scaricare i dati di ogni living lab.
In questo modo, i risultati dei Living Lab e della ricerca Agritech non resteranno confinati in ambito accademico, ma saranno resi accessibili, comprensibili e replicabili a livello territoriale.
Le attività del progetto
La principale difficoltà nella divulgazione dei risultati della ricerca è legata all’eterogeneità delle tecnologie testate e dei relativi dati prodotti. Pertanto, per rendere operativo il progetto in tempi rapidi, la piattaforma AgriLiv Network è stata costruita sulla base delle attività sperimentali condotte nei living lab dei partner di progetto, ovvero realtà già consolidate e pronte alla condivisione di informazioni. Queste realtà sono:
- Acqua Campus (Cer): centro sperimentale dedicato alla sperimentazione di diversi sistemi di gestione irrigua e fertirrigua.
- Agrestic (Horta): siti sperimentali dedicati alconfronto tra pratiche agricole convenzionali e gestioni basate sull’uso di Dss e rotazioni colturali innovative.
- Irrisat: sistema di supporto alle decisioni irrigue basato su dati satellitari testato in diversi siti sperimentali e su diverse colture.
- SOC Lab: mappe di stima del carbonio organico del suolo sviluppate da Euro.Soft S.r.l. e Latitudo 40 S.r.l. mediante l’applicazione di algoritmi di intelligenza artificiale a dati di Osservazione della Terra provenienti da piattaforme satellitari. L’attività di stima del SOC riguarda diversi terreni dei living lab pilota.
- Pomodoro Lab: sito sperimentale dedicato al confronto tra i sistemi di gestione irrigua/fertirrigua Irriframe®, irrisat® e DSS pomodoro.net® sulla coltura del pomodoro da industria.
I dati di diversa natura (dati cartografici, dati scalari, dati vettoriali, immagini raster ecc. su diversi fattori agronomici) raccolti da ciascun living lab sono stati utilizzati per alimentare la piattaforma geospaziale consultabile esplorando le schede informative della sezione living lab sul sito www.agrilivnetwork.it.
La piattaforma e i diversi sistemi di raccolta dati sono stati calibrati per poter integrare nel corso del tempo anche i living lab degli altri partner dello Spoke 3 e del CN Agritech in generale.
Ma AgriLiv Network non ha fatto solo questo, ha creato anche una rete di ambassador e testimonial (referenti dei living lab, ricercatori e imprenditori agricoli) promotori delle tecnologie Agritech e ha organizzato webinar e giornate dimostrative in campo per coinvolgere gli stakeholder del mondo agricolo sull’utilizzo di innovazioni e strategie sostenibili in agricoltura.
Le tecnologie Agritech
Nell’ambito dello Spoke 3 sono state sviluppate diverse tecnologie. Puoi trovare alcuni esempi nei seguenti articoli:
- Gestire l’azienda agricola in modo smart grazie ad Agritech
- Agricoltura sempre più smart con Agritech
Cosa ne pensi delle nuove tecnologie in agricoltura?
Nel settore agricolo sono ancora molti i fattori che inibiscono l’adozione di tecnologie 4.0: la dimensione aziendale, la resistenza al cambiamento, la difficoltà a valutare i possibili benefici, la percezione di costi elevati e di una scarsa adattabilità al contesto aziendale. Per conoscere meglio queste dinamiche, il Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agro-alimentari dell’Università̀ di Bologna, responsabile dello Spoke 3 di Agritech, in collaborazione con AgriLiv Network, ti invita a partecipare a un breve sondaggio per sapere la tua opinione in merito all’adozione delle nuove tecnologie in agricoltura.